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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

lunedì 2 giugno 2014

Fattore Giungla

Partiamo dal presupposto che non abbiamo fenomeni, nessun Cristiano Ronaldo, nessun Messi, nessun Ibrahimovic. Prandelli, riguardo alle formazioni, ha fatto il possibile. La frattura della tibia ha costretto a lasciare il suo pupillo Montolivo, in favore di Parolo. Al di là del dispiacere per l'infortunio, alla fine ci abbiamo guadagnato: Montolivo è lento, senza una grande visione di gioco e avrebbe mal sopportato il caldo tropicale brasiliano. Parolo ha più motivazioni e fisicamente è più atletico. Sono dettagli che non vanno trascurati. Il centrocampo vede anche poche soluzioni, ci dovremo di nuovo affidare al trio Pirlo-De Rossi-Marchisio che, comunque, proprio niente non è. Avrei giudicato un'eresia non portare Verratti in ogni caso.
L'attacco richiede, invece, più approfondite riflessioni: Lippi convocò, nel Mondiale che ci vide poi vittoriosi, due giocatori d'area, Inzaghi e Gilardino, una "torre", Toni, un velocista, Iaquinta e due fantasisti, Totti e Del Piero. Un reparto molto completo, magari non superlativo, ma efficace.
Prandelli ha convocato due giocatori a cui piace avere tutto il reparto offensivo (oggi si usa il termine "spaziare"), Immobile e Balotelli, un velocista, Cerci (nato ala, trasformato attaccante) e due fantasisti, Insigne e Cassano. Un reparto molto meno completo di quello lippiano, ai posteri l'ardua sentenza dell'efficacia o meno.
Personalmente avrei rinunciato ad un centrocampista, ad esempio Aquilani, che vive un periodo di fuoriforma,  ed avrei portato Destro. Avrei lasciato a casa Cassano e portato Rossi. E proprio su questo punto vorrei soffermarmi. Non credo alla storia dei test fisici; che un giocatore sia o meno in forma, lo si vede dalle ultime partite di campionato, non da alcune sedute di allenamento. Che Rossi fosse fuori condizione, dopo un infortunio di quel tipo,ci sarebbe arrivato pure un bambino. Ma, siamo sicuri che il Cassano di turno, mai stato un velocista, ma sempre più lento, possa essere una garanzia? Siamo sicuri che riesca a resistere all'umidità e al calore del clima amazzonico?
Io avrei preferito portarmi l'attaccante più forte, anche se a mezzo servizio, e buttarlo nella giungla del campo dopo i gironi eliminatori (superamento permettendo), che lasciarlo a casa.
La base è buona, ma i soli campioni, Buffon e Pirlo, sono ultratrentenni. Servirà un grande Mondiale dei De Sciglio e dei Darmian.

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