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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

sabato 21 settembre 2013

Fattore Investitore

E' ufficialmente tramontata l'era Moratti. Il mestiere del Presidente dell'Internazionale si è trasmesso di padre in figlio, da Angelo a Massimo Moratti passando per Fraizzoli, Pellegrini e Facchetti. Tante vittorie, tanti soldi e tanti "pacchi". E anche diversi sospetti, dalle pasticche di Herrera allo scandalo Calciopoli; sospetti mai confermati.
Father & Son Moratti hanno fatto quel che dovevano fare: le Champions su tutto. Poche volte abbiamo assistito ad una tale passione per la propria squadra; d' altro canto, chi avrebbe osato spendere (in gran parte di tasca propria) un miliardo e mezzo di euro? Con un solo obiettivo: restare sempre tra le grandi. Sollevare la Coppa ad Orecchie è stato l'apice del successo, e ora, è il momento giusto per lasciare. Dopo il fallimento Ranieri-Stramaccioni, l'Inter ha trovato la persona giusta, sia dal punto di vista tattico che personale.
Inizia l'era Indonesiana di Erick Tohir, personaggio ambiguo, quanto la propria biografia; tanti soldi e tante domande. Speriamo bene.
Può segnare un passaggio di svolta; non è come il clan americano della Roma, ostaggio delle banche. E' il primo investirore straniero in Italia, primo indonesiano in Europa. Aria nuova fa (quasi) sempre bene: è giunta l'ora che il calcio italiano esca dalla propria provincialità, dal proprio sistema-cricca. Mescoliamo le carte nel mazzo.
Concludo con una speranza: va bene chiamarsi Internazionale, ma qualche nostrano in più, non sarebbe male.

martedì 17 settembre 2013

Fattore Analisi

Gran bella Roma, finalmente, dovrei aggiungere. Dissi che ci volevano meno parole più fatti; così è e i risultati iniziano ad arrivare. Sia la squadra di Garcia, sia quella di Benitez non hanno ancora incontrato formazioni di un certo livello, ma come sempre, vittoria porta vittoria, a meno che qualcosa non si rompa. Ciò che si è opposto a queste due squadre, nella maggior parte dei casi, è stato l'ambiente: si sa, le piazze romane e quella napoletana sono le più difficili da gestire. Quest'anno però c'è una buona aria di cambiamento. Staremo a vedere.
Il Milan parte con un forte handicap: la dirigenza; mi espressi in maniera ironica circa l'arrivo di Kakà, ora non vorrei rigirare il coltello nella piaga. Fare continue pressioni all'allenatore di sicuro non aiuta. Mi vengono in mente i campionati esteri dove l'allenatore è padre-padrone della squadra e del mercato. E senza andare a prendere come esempio Sir Alex. Da noi le formazioni e il mercato le fanno le dirigenze. E' inutile poi chiederci come mai il nostro calcio sia in declino.
Con il Celtic sarà dura, ve lo assicuro.

martedì 3 settembre 2013

Fattore Pronostico

Stop al calciomercato,stop alle vacanze, ora si fa sul serio.
E' stata un'estate che passerà alla storia, non c'è dubbio. A partire dai 60 milioni per Falcao, per arrivare ai 100 di Bale, passando naturalmente per i 40 di Higuain, i 30 di Soldado, i 63 di Cavani,  i 5 di David Villa, i 37 di Willian, i 35 di Marquinos e i vari ritorni, come quello al Milan di Kakà e al calcio "giocato" di Eto'o.
Non voglio commentare le cifre (su alcune mi sarebbe davvero difficile esprimere un giudizio pacato), ma mi sembra oppurtuno dire, che la sopravvalutazione di alcuni calciatori ha raggiunto livelli mai visti, nè pensati.
Il Barça riparte da Messi e la sua copia (non clone) Neymar, il Real da Cristiano Ronaldo e la sua copia (non clone) Gareth Bale. Martino tenterà un' evoluzione, Ancellotti una rivoluzione, iniziata proprio dalla vendita di giocatori non indifferenti, da Callejon a Ozil.
Il Bayern è stato il più sobrio: Thiago Alcantara e Mario Gotze. 62 milioni totali.
Le cifre sono dell'altro mondo (giusto o sbagliato, ditelo voi). Sarà il campo a riportare tutto sulla normalità, o almeno spero.

Anche l'Italia, nel suo piccolo, si è data da fare: sono arrivati Tevez, Gomez e Higuain; sono partiti Lamela, Cavani e Osvaldo. Saldo in negativo, ma non di troppo.
Sì, il nostro campionato è mediocre, terribilmente mediocre, sopratutto dalla quarta classificata in giù.
E ciò rende anche più difficili eventuali pronostici. Ma tentare, come si dice, non costa nulla (al massimo qualche figuraccia):
La Juventus è la favorita, la più forte e la più collaudata. Capirai, la scoperta dell'acqua calda.
Ma quest'anno è diverso: la prima Juve di Conte era a conoscenza dei propri limiti, ma non ci ha dato troppo peso; ha vinto con un pò di incoscienza. La seconda Juve di Conte è stata molto più responsabile di sè stessa; per vincere non ha avuto bisogno di andare a manetta come l'anno precedente. Questa Juve è invece più matura, molto più matura. Le vittorie con Samp e Lazio (x2) lo dimostrano. Non ha dovuto abbattere l'avversario a tutti i costi, perchè ha sempre avuto il coltello dalla parte del manico. E' stata una grande evoluzione, sopratutto in tempi così ristretti. Buoni gli innesti, gran colpo Tevez; Orrico, in una intervista  di qualche anno fa, dichiarò che era l'uomo giusto per la Signora: concordai all'epoca, concordo tutt'ora. E' un vincente. Punto e basta.
E' inoltre l'unica squadra a non essersi indebolita. Lasciate perdere Conte, è troppo intelligente per fare alcuni tipi di discorsi.
Il Napoli è cambiato tanto, forse troppo. Higuain non è Cavani, però ha dietro di lui Insigne, Hamsik, Callejon e Mertens. Saranno proprio questi, più dell'argentino, a fare la differenza. Differenza, questa volta in negativo, ho paura la faccia la difesa. Non mi fido molto di Reina.
Il Milan ha chiuso il mercato con il colpo elettorale Kakà: ero uno preoccupato all'idea che non si facesse.
I rossoneri sono in seria difficoltà, e datemi retta i problemi non verranno necessariamente da Balotelli&El Sharaawy. Credo che il centrocampo non durerà a lungo.
L'Inter, si è detto e ridetto, ha fatto il colpo con l'allenatore. Ma io aggiungerei che non basta ancora, nonstante sia stati anche (e direi anche "finalmente") "abbandonati" i giocatori del Triplete. Mazzarri, mi dispiace dirglielo, ma dovrà fare lo stesso lavoro del "primo" Conte, se vuole arrivare ai vertici. Sembra cosa da poco, ma non lo è.
La Fiorentina è una buona squadra, ma dalla vita in su; sotto, tanta precarietà. I Della Valle non so quanto se ne intendano di calcio. La prima regola è sempre la stessa: in Italia i campionati si vincono con la difesa, punto.
Vado controcorrente. La Roma mi è piaciuta molto. Meno parole  (che lungo il Tevere non mancano mai), più fatti. Meglio partire in sordina e attaccare al momento opportuno.
La Lazio si è rinforzata, ma ha commesso uno sbaglio madornale: mettere qualità solo in mezzo al campo, nè davanti, nè nelle retrovie. Permettetemelo: un errore da pivelli.
Classifica (tanto poi chi vuoi che se la ricordi): Juve, Napoli, Inter, Roma, Milan, Fiorentina, Lazio.
Per la retocessione è più dura, visto le ottime campagne acquisti del Verona e Sassuolo. Preferirei esprimermi più in là.