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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

giovedì 11 aprile 2013

Fattore Futuro

Ha vinto il migliore, senza alcun dubbio. La Juventus, l'èlite del nostro calcio e del nostro campionato, si è dimostrata nettamente inferiore al Bayern (titolari, ma anche riserve).
Questa è una di quelle vittorie che ti fanno maturare, è uno schiaffo (in questo caso quattro) che ti fa capire quali sono i problemi reali. E' vero, il nostro calcio è economicamente inferiore a tutti gli altri e sicuramente non gode dello stesso fascino nella Premier, della Bundesliga o della Liga, ma è proprio da qui che bisogna iniziare a costruire. E' inutile aspettare lo sceicco di turno che a forza di "mance" ti possa dare l'aiuto economico tanto desiderato.
Marotta qualche anno fa lanciò nella bocca di tutti gli appassionati di calcio l'appellativo "top-player". Ma è inutile parlare di "top-player" dall'estero: i grandi giocatori bisogna farseli in casa. Prio in casa bianconera, se torniamo indietro con la memoria e ci ricordiamo la formazione della Juve di Capello, avremo:

Chiellini, Vieira, Kovaç, Birindelli, Pessotto, Emerson, Ibrahimovic, Del Piero, Nedved, Camoranesi, Trezeguet, Mutu, Zambrotta, Thuram, Giannichedda, Zalayeta, Cannavaro, Marchisio, Buffon.

Prima di arrivare alla Juve era giocatori di squadre modeste o poco più, eppure erano quasi tutti dei veri top-player. Basta fare acquisti mirati per avere una squadra di questo livello, lo stesso che hanno fatto i vari Bayern (lasciando perdere Martinez) o il Barça.
"Acquisti mirati" : è questo il futuro della Juve, e di tutte le squadre che sognano di arrivare ai vertici.

lunedì 8 aprile 2013

Fattore Salvezza

Epicuro sosteneva che " Aver coscienza delle proprie colpe è il primo passo verso la salvezza."
Questo è sostanzialmente il cammino delle squadre che aspirano alla salvezza, alla fatidica quota 40 punti.
Soltanto tramite il riconoscimento dei propri difetti che si può essere un minimo costanti, condizione necessario per non finire negli inferi della Serie B.
Le squadre che quest'anno stanno lottando per questo traguardo sono Bologna, Cagliari, Atalanta, Sampdoria, Torino, Chievo, Siena, Palermo, Genoa e Pescara.
Molti sembravano spacciati e si sono risollevati, altri invece non ce la faranno. Ora che mancano solo sette partite è necessario prendere, raccattare qualsiasi punto. Cambiare una panchina adesso sarebbe solo un azzardo; i vari Zamparini o Preziosi ci pensino due, anche tre volte prima di farlo.
Di tutte le squadre sopra elencate, vedo particolarmente tranquille solo le prime cinque. L'unica ormai destinata alla serie cadetta è il Pescara, ma francamente non ci si poteva aspettare altro dopo la vendita dei pezzi più pregiati.
Forse è meglio aspettare, ma vorrei fare i complimenti a Sampdoria e Torino, l'uniche tra queste a non portare sul campo un gioco improntato escusivamente sulla fase difensiva. Il Cagliari ha un bravo allenatore, è grazie a lui se la squadra è in una posizione relativamente tranquilla, nonostante i continui Cellino-Show
Sono rimasto deluso dall'Atalanta: pensavo che potesse aspirare a qualcosa di più.
Il campionato non è ancora finito, ma non penso che ci possa rivelare grandi sorprese, tipo la caduta rovinosa della Samp di due anni fa.

mercoledì 3 aprile 2013

Fattore Inferiorità

Mi aspettavo un grande spettacolo e così è stato; peccato che sia stato a senso unico.
Una grande partita per il Bayern e la peggiore della Juventus, che ne è uscita anche con il peggiore risultato possibile. 2-0, un macigno; servirà una partita straordinaria per ripassarlo ai tedeschi.
La Juve, impossibile negarlo, è stata nettamente inferiore. Sono mancati in molti all'appuntamento, forse tutti, da Pirlo a Barzagli a Marchisio a Buffon.
Gli schemi sono saltati con l'uscita di Kross. Guarda il caso: anzichè avvantaggiare la Juve, l' ha danneggiata pesantemente. L'entrata di Robben ha fatto naufragare l'intera compagnia.
Un gesto che sicuramente non verrà punito e penso che passerà anche inosservato è quello di Ribery: è proprio questo che divide un grande giocatore da un campione. Difficile fare questo passo, se non rispetti gli avversari.
Un'altra caduta di stile si è invece avuta da Beckenbauer. Anche in questo caso sarebbe meglio tacere.
Nonostante tutto continuo a vedere uno spiraglio di ottimismo: se si trattasse di un' inglese o di una spagnola, avrei più dubbi sul miracolo torinese. Ma trattandosi di una tedesca, dico che è meglio lasciarli esultare e aspettare con l'asso nella manica; in fondo il calcio è bello perchè imprevedibile e assurdo, proprio come il tiro di Alaba.