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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

mercoledì 9 luglio 2014

Fattore Massacro

No, non c'è stato bisogno di un altro Maracanazo. All'epoca furono Schiaffino e Ghiggia a sancire la più clamorosa sconfitta della Selecao. Fu in terra madre e ci furono più di cento suicidi in tutto il Paese.
Ieri sera sono stati sette ad aggiornare la Storia. Mueller, Klose, Kroos, Kroos, Khedira, Schuerrle, Schuerrle. Un vero e proprio massacro calcistico. Bisogna, però, paradossalmente, ringraziare i tedeschi per aver continuato a giocare, piuttosto che cimentarsi con irrisori passaggi di nostra spagnola memoria.
Scolari e il suo Brasile sono state vittime di sé stesse, della medesima pressione che facevano finta di saper reggere. La formazione è stata sbagliata, troppo offensiva e ben poco di sostanza. Affidata com'era alle fiammate individualità di Neymar, non ha saputo che aggrapparsi al gioco di squadra, il più scivoloso dei loro specchi. Certo, le assenze di Thiago Silva e di Neymar hanno pesato, ma non avrebbero comunque potuto evitare una sonora sconfitta contro la corazzata tedesca.
Questa sconfitta sta contribuendo ad attente analisi. Da una parte, una Nazione che fa emigrare i propri giocatori ancora acerbi e dall'altra una Nazionale che tramite profonde e rigide riforme ha conquistato quattro semifinali consecutive. La samba non ha ballato, ma si è stesa, sfinita, a terra.
E da buoni italiani subito ci siamo messi a guardare in casa nostra e ripeterci per l'ennesima volta che dobbiamo semplicemente emulare gli schemi altrui (a livello istituzionale, non a livello tattico, caro Prandelli e il tuo tiki-taka all'italiana). Partendo dai settori giovanili per arrivare alle leggi sul bilancio e passando per lo snellimento della massima Serie (18 squadre).
Vorrei poter criticare, prendendo come esempio il calcio tedesco, il nostro apparato, ma preferisco spendere due parole su Prandelli e le sue dichiarazioni rilasciate ieri, durante la presentazione in Turchia.
Mi sembra di ben poco stile, cosa che credevo di poter apprezzare in lui, le parole nei confronti di Balotelli. Mi chiedo infatti se non sia "leggermente" ipocrita criticarlo dopo aver basato su di lui una squadra, una Nazionale intera. Che non fosse un campione, ci voleva ben poco a capirlo, ma suona in contrasto con le serenate, le paternali e le lodi decantate prima dei Mondiali. Continua imperterrito in questo ruolo da mezzo prete e mezzo inquisitore e personalmente mi ha un pò stancato.
Si difende da chi lo appella "Schettino"; certo è un paragone un pò forte, ma che io sappia Schettino si è tolto dalla notorietà. (vedi articolo di Aldo Grasso: http://www.corriere.it/opinioni/14_luglio_06/fuga-il-bosforo-dell-ex-salvatore-patria-prandelli-61dfc72c-04db-11e4-915b-77c91b2dfa50.shtml)

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