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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

domenica 27 aprile 2014

Fattore Addio #2

Si è spento oggi Vujadin Boskov, indimenticato allenatore della Sampdoria di Mantovani. Vinse nei Paesi Bassi (una Coppa d' Olanda), in Spagna (un campionato e due Coppe di Spagna con i blancos) e in Italia, soprattutto (due Coppe Italia, un campionato e una Supercoppa).
Una gran bella coppia Mantovani-Boskov, forse meno celebre dei "gemelli" Vialli-Mancini, ma altrettanto importante per la storia blucerchiata. Furono in grado di creare un clima irrepitibile nella squadra. Uomini legati dal pallone e da un profondo senso di amicizia. Vierchwod, Lanna, Mannini, Katanec, Lombardo, Dossena, Pari, Cerezo e naturalmente Vialli-Mancini, bomber e rifinitori a seconda dei casi.
Molti dubitano, li soprannominano "Biancaneve e i sette nani". Loro, con la signoria tipica del loro presidente, rispondono con lo scudetto. Anno '90-'91.
Boskov commenterà così il successo: "Nella mia vita ho vinto, ma lo scudetto con la Samp è il più bello e più dolce. Perché l' ho conquistato nel campionato più difficile ed equilibrato del mondo e perché era il primo per una società che doveva ancora compiere mezzo secolo di vita. E' un pò come quando ti nasce il primo figlio. Gioia e allegria sono maggiori.
E' la squadra che darà il via agli anni, quelli novanta, in cui il calcio italiano sfoggerà le più belle formazioni in campo internazionale.
Poi qualcosa si ruppe proprio sul più bello: la finale di Coppa delle Coppe contro il Barcellona. Il rammarico è forte, ma non tanto da cancellare quanto fatto precedentemente.
Parlava schietto, da vero jugoslavo. Chiudo perciò con una delle sue perle: "Squadra che vince, non si cambia".


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