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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

martedì 8 aprile 2014

Fattore Serie A 32a Giornata

Poco movimento (da classifica), ma diverse considerazioni. Il Napoli si riconferma una creatura strana, capace di fare dodici punti su diciotto in Champions, di vincere gli scontri "clou" con Milan, Roma, Juventus e perdere punti con Genoa, Fiorentina e Parma (solo per citarne alcune). Benitez non è mai stato un fuoriclasse nei campionati (Premier o Serie A), ma non per questo non è un buon allenatore. Gli si deve dare il tempo di metabolizzare un ambiente totalmente nuovo, come quello partenopeo. E sperando per lui, che un giorno non si becchi un montante dal suo signoririlissimo e galantuosissimo presidente.
Il Milan sta facendo la propria parte, andando alla ricerca più dei punti che del gioco. Atteggiamento che, a sei giornate dalla fine, è più che difendibile: meglio pensare alla sostanza che alla forma, per adesso.
n questi giorni sono arrivati anche gli esoneri di Maran e Lopez. Due scelte che giudicherei insensate, se non conoscessi i rispettivi (ex) datori di lavoro. Da Pulvirenti, che aveva fatto il mea culpa proprio per il primo esonero di Maran, al prossimo proprietario del Leeds, che richiama Pulga, dopo averlo mandato via in favore del collega/compagno Lopez, viene dimostrata ancora una volta la chiusa e babbea concezione del calcio della "provincia" (a qualche napoletano fischieranno le orecchie, me ne scuso).
Concludo con la medaglia di nome "Mattia Destro". Da una parte la tripletta contro il Cagliari, dall'altro le tre giornate di squalifica per un pugno rifilato ad Astori. Prandelli cosa farà questa volta, il prete o l'Inquisitore?

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