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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

lunedì 1 luglio 2013

Fattore Conclusioni

Brasile primo, Spagna seconda, Italia terza, Uruguay quarto. Facilmente pronosticabile. Il Brasile è stato sospinto sopratutto da proprio pubblico, un'arma a doppio taglio. Non sarà facile per la squadra di Scolari riuscire a reggere dal punto di vista emotivo e psicologico, il prossimo anno. Ma d'altro canto chi, meglio di Scolari, sa fare di necessità virtù?
La Spagna è arrivata a questa competizione nelle stesse condizioni dell' Italia, stanca sotto ogni punto di vista. Trovo che sia anche una Roja diversa sotto l'aspetto tattico: molto più catalana che madridista. La mancanza di un centravanti a lungo andare si fa sentire.
L'Uruguay, invece, lo vedo molto più precario. Tabarez il prossimo anno avrà qualche difficoltà in più a preparare una squadra veramente competitiva.
L'Italia, non si può negare, è ancora in piena fase di costruzione. Sia dal punto di vista tattico sia quello stategico. Prandelli questa volta aveva poche possibilità, ma il prossimo anno non ci devono essere problemi. Il lato fisico riguarda tutte le squadre, non solo la nostra. Bisognerà trovare una rosa competitiva anche per quanto corcerne le riserve; tra un anno basta esperimenti, basta cambi di modulo, spesso e volentieri improvvisati. La competività si trova (sopratutto) con la costanza.
Complimenti a Giaccherini, Candreva e De Rossi, la sorpresa, l'emergente e il veterano.

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