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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

mercoledì 18 luglio 2012

Fattore Denaro

In queste ultime settimane abbiamo assistito ad un incredibile cambio di scena. Galliani poco tempo fa aveva assicurato più volte che il mercato del Milan era già chiuso, con piccole eccezioni riguardanti i giovani. Ciò nonostante i miliardari sceicchi del PSG non sono riusciti a trattenere la folle volontà di assicurarsi due dei giocatori più forti della Serie A. Tutto contanti senza alcuno scambio di giocatori. I due cartellini sono costati circa 65 milioni e tutto questo comporterà al Milan un ricavo di circa 170 milioni di euro (cartellino più i risparmi degli stipendi).
Ho letto numerosi commenti riguardi a questa vicenda, c'è chi parla, come Mario Sconcerti, dell'impoverimento economico del nostro calcio, e della "normalizzazione" del Milan (pur rimanendo, a suo dire, una squadra molto forte), oppure come Roberto Beccantini, che non s'indigna delle spese pazze e pone l'attenzione sul Fair Play finanziario. Poi ho sentito pareri su chi fosse più importante al Milan e ho visto tanto scetticismo dei tifosi rossoneri davanti allo "smontaggio" della rosa.
Sicuramente il Milan partirà più debole e senza Nesta, Thiago Silva, Gattuso, Zambrotta, Seedorf, Inzaghi, Van Bommel e Ibrahimovic, dovrà rivedere la propria competività e i prorpi obiettivi.
Di certo questa sarà la più grande sfida di Allegri, il classico ostacolo che dichiara la vera bravura dell'allenatore.
Io non sono una persona che giudica i comportamenti dei calciatori o le decisioni dei dirigenti in base a qualche particolare concetto di moralità, ma mi preme fare alcune considerazioni in proposito: giudico, infatti incoerente il comportamento della dirigenza rossonera, che prima con i classici modi berlusconiani afferma che il vero acquisto è stato trattenere Thiago Silva, successivamente venderlo con Ibrahimovic e ora dichiarare che non si poteva rifiutare un'offerta del genere, che sarebbe stato da irresponsabili.
Da irresponsabili, secondo la mia opinione, è non aver mandato via Thiago Silva prima, quando alla faccia della situazione economica, alla faccia dei tifosi, alla faccia del rispetto verso la maglia, stava a frignare per aver un "adeguamento di stipendio", come se non avesse più soldi per pagarsi il mutuo...
Trovo indegno il fatto che un giocatore, pur di avere più soldi passi da una squadra più forte ad una più scarsa, da una che può ambire a tutto a una che pensa di poter vincere tassellando la rosa di spese costose.
Francamente mi stupisco di Leonardo e Ancellotti, due grandissimi del calcio europeo, che hanno vinto pur non avendo dei giocatori o dei compagni di squadra strapagati. Io penso sempre che troppi galli in un pollaio possono portare molti problemi...

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