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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

mercoledì 22 ottobre 2014

Fattore Dirupo

Dal bordello al dirupo. La batosta di ieri sera sarà ben dura da digerire, sono sette schiaffi che colpiscono più dentro che fuori. La Roma si è dimostrata quel che è, molto in casa (inteso come Italia), ben poco fuori. E ieri non sono bastati neanche sessantamila spettatori, a evitare questo capitombolo. Il Bayern Monaco non è il Manchester City, ma neanche la Juventus. La squadra lo ha capito adesso, e a caro prezzo.
Garcia ha sbagliato formazione: continuo ad essere dell'idea che Cole sia un giocatore con le migliori primavere alle spalle e che Totti non possa più sopportare dei livelli così alti (li ha mai sopportati?). Iturbe è un giovane con una tecnica superiore alla media, ma non è un fuoriclasse. Non può (ancora) decidere le partite con una giocata veloce o un tocco fine. L'unica voce fuori dal coro è stato Gervinho, ex riserva dell' Arsenal. Da metà campo in giù, un disastro. Più che una sudditanza, ho visto paura, fin troppo reverenziale. La difesa su più di un goal è rimasta imbambolata, quasi chiedesse il permesso, quasi sempre negato, di rubare palla, di poter ripartire o contrastare.
Di sicuro non hanno aiutato le predizioni di vittoria dello scudetto (siamo ad ottobre, keep calm) e le numerose e ormai ripetitive interviste sulla partita contro la Juventus. Per una settimana vittimismo, ieri vittima per davvero; i giallorossi non hanno sbagliato partita ieri, hanno sbagliato l'approccio in tutti i giorni precedenti. Un pò di umiltà sarebbe servita ad evitare qualche rete.
Ora tocca alla Juve. Che la lezione alla Roma serva anche a loro: testa bassa e correre. In Italia, leoni, fuori... speriamo lo stesso.

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