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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

martedì 14 ottobre 2014

Fattore Zero

La nuova Italia targata Antonio Conte non eccelle, ma non sbaglia; molte squadre, vedi Spagna, Olanda e Germania, l'hanno fatto. Questo è il nostro bicchiere mezzo pieno.
Abbiamo affrontato Azerbaigian e Malta, riusciendo a strappare due vittorie di misura. Questo è il nostro bicchiere mezzo vuoto.
Fatte le dovute premesse, non mi pare giusto muovere eccessive critiche contro Conte. Rimango sempre dell'idea che non sia l'uomo più adatto per dirigere (differente da "allenare") una Nazionale, ma bisogna anche dargli delle attenuanti. Riparte da una gestione che definirla disastrosa sarebbe esorbitante, ma neanche troppo. Prandelli non ha lasciato un gioco come fecero Klinsmann o Aragones in Germania e Spagna. Non ci ha lasciato neppure molte certezze, cambiando ogni partita moduli e giocatori, inventandosi mezzeali come trequartisti (su tutti Montolivo, il più lento nel ruolo che si gioca in velocità e con pochi tocchi). Il cambio di panchina, che piaccia o meno, ci ha fatto ripartire da zero. E, volendo vedere altre note positive, si è buttati nella mischia volti nuovi, da Immobile a Zaza, a Pellè (finalmente), a Pasqual. E si sono lasciati a casa i vari Criscito, Maggio e Balotelli, che un tempo, tra cross finiti in curva e certi atteggiamenti, avrebbero visto la Nazionale con il binocolo.
E' vero, non sono arrivate goleade, quasi doverose contro piccole formazioni, ma bisogna prendere atto che nel reparto offensivo non abbiamo alcun campione. Tornando indietro nel tempo, noi abbiamo avuto attaccanti come Vieri e Inzaghi, Totti e Del Piero, Baggio e Mancini; adesso nessuno che possa minimamente fare la loro stessa differenza. Maggiore ne è la prova del fatto che veniamo messi in difficoltà dall'assenza di Pirlo, l'unico che possa dare un pò di fantasia. Apro una parentesi: vedrei meglio Verratti in un centrocampo a quattro, con qualcuno al galoppo da fargli da ombra, tipo Gattuso con Pirlo nel '06, chiusa parentesi.
Sicuramente questo discorso valeva anche con Prandelli, però Conte sta cercando di dare quei pochi schemi che anche dei giocatori meno talentuosi sono in grado di eseguire in maniera corretta.
Non mi piace doverlo dire, ma per ora è meglio che prendiamo i tre punti, poi alla bellezza del gioco ci penseremo quando avremo giocatori in grado di darla.

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