Come le Valchirie di Wagner, anche le zebre torinesi continuano la loro inarrestabile cavalcata. Verso i cento (e passa) punti. I novantanove arrivano grazie al goal dell'ex, e mai rimpianto, Osvaldo, sul finire del novantaquattresimo minuto di gioco.
Continua la telenovela resto-nonresto di Conte; sostiene che il gruppo sia finito e vuole un risanamento. Giusto, ineccepibile: quei tredici, quattordici giocatori che ha avuto a disposizione in questi tre anni, sono umani, hanno bisogno di tirare il fiato. Ed è giusto rinforzare la squadra con innesti buoni, più che scommesse sul futuro. Ma sono rinforzi che costano, e non è proprio elegante un ultimatum del tipo "o fate come dico io o me ne vado". Ricorda un pò la classica scena del bambino che se ne torna a casa e si porta dietro anche il pallone. Nell'eventualità (improbabile secondo me) che Conte se ne vada, sarebbero pochi i sostituti all' altezza e allo stesso tempo "abbordabili". Nel caso, credo che si opterebbe per una soluzione interna o per un ex juventino.
Garcia ha fatto grande la Roma e il bello è che, a differenza del suo "collega", può ancora spremere i suoi e migliorare il gioco. Alla Roma, quest'anno, è capitata un'occasione più unica che rara, peccato che abbia incontrato una squadra superiore. Garcia credo che abbia le potenzialità per riconfermare quanto di buono fatto. Il francese ha capacità ben preziose, dovute, a parer mio, alla sua identità multietnica.
La cavalcata bianconera, in ogni caso, continua; bisogna capire se con lo stesso cavaliere.
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