"Perché la gente ama il calcio? Perché non ha nessuna verità, nessuna legge."
E' una delle migliori frasi per riassumere in modo coinciso e preciso il Calcio. L'ha pronunciata Michel Le Roi Platini. E' la prima frase che mi è venuta in mente guardando Fiorentina-Juventus, una delle partite più fuorilegge degli ultimi anni (per me il record appartiene ancora a Liverpool-Milan).
Da 0-2 a 4-2, un saliscendi di emozioni e colpi di scena, dall'intervento grossolano di Cuadrado ai buchi della difesa bianconera. Un grande Rossi e una piccola zebra.
Questa sconfitta, paradossalmente, è servita a entrambi. La Fiorentina ha capito che se vuole, (quasi sempre) può. E che gli infortuni, cosa che vale per tutti, non sono un alibi.
La Juventus, invece, ha capito che la falla nella nave è ben più grossa di quanto si pensasse. E' un problema più di testa, che di gambe. Questa terza versione della Juve di Conte, è sì più matura, ma troppo poco timorosa. Altre volte, con la paura della rimonta avversaria, avrebbe addormentato la partita; è un errore che non deve preoccupare, ma riflettere. Mercoledì c'è Madrid, ma non tutto è perduto. Se ritrova quella paura, non si può sapere cosa accadrà.
Il Napoli e l'Inter con questa giornata, hanno dimostrato che in fondo non sono così diverse; hanno cambiato tanto, forse troppo; non solo rosa, ma anche allenatori e sistemi di gioco. Cosa che invece non è successa nella Roma: Garcia fa giocare i suoi uomini nei loro ruoli naturali, senza adattare alcuno.
Sia Napoli che Inter devono crescere e non ho dubbi che lo faranno. La squadra meridionale però, a livello tecnico, ha qualcosa in più.
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