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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

martedì 12 agosto 2014

Fattore Presidenza

Si é presentato come il "presidente di tutti". In realtá, di chi? Di gente come il trio Lotito-Galliani-Preziosi? Il latinista, il supercompetitivo e il giocattolaio. Insieme rappresentano perfettamente il male del calcio italiano. Su di loro pesano cause milionarie, passaporti falsi e frode sportiva: un ottimo spot per il calcio azzurro.
Sia chiaro, Albertini non era manna dal cielo. Era il vice del dimissionario Abete, tra le maggiori figure della patetica prestazione brasiliana. Si dice che sia farina del suo sacco l'idea di "convocare" anche le mogli/miss/fidanzate/cortigiane dei calciatori. Se é cosí, i miei piú ironici complimenti. Oltretutto il suo nome circolava giá ai tempi di Calciopoli. Non era manna, ripeto. Ma nonostante tutto la sua carriera e la sua giovane etá erano buone carte, sicuramente migliori delle "gaffe" di Tavecchio.
Sicuramente in questa votazione hanno giocato anche le major dei diritti televisivi. Da una parte Mediaset (pro Tavecchio), dall'altra Sky (pro Albertini).
Come in ogni proverbiale "battaglia" italiana, non sono mancati i voltagabbana: da Abodi l'innovatore al Cesena neopromosso, passando per Thohir il magnate (che stavolta ha preferito un nostro piatto tipico, il magna magna).
Quando rivedo, leggo o sento nomi come Carraro, Matarrese e compagnia bella, non mi meraviglio se neanche una frase su Opti Pobá (non chiamatela battuta, non ho visto nessuno ridere) diventa un legittimo motivo per ritirare una candidatura. Il calcio italiano rimane dov'é, nella sua palude stagnante. Spero che almeno Tavecchio abbia la dignitá di non dire frasi tipo "il gap con l'Europa aumenta" e bagiannate simili.
Si poteva e si doveva cambiare.


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