15° giornata di campionato. Pochi sussulti, diverse osservazioni. La Juventus, non sbaglia più un colpo, la Roma resiste, le altre arrancano. La differenza risiede sicuramente nelle difese, ma anche in una diversa interpretazione dell'attacco. I bianconeri che vanno in goal con chiunque, hanno come boa d'attacco il basco, Llorente. Fra parentesi, finalmente un numero 9. Ma non segna solo Llorente, anche Vidal (che fior di giocatore), Tevez, Pogba. E qui vi è la vera forza dei torinesi.
La Roma, aldilà dell'importanza di Totti (tale e quale a quella di Pirlo per la Juve), si affida al solo driggling micidiale di Gervinho. Si spera che il ritorno di Destro sia aggiuntivo, non sostitutivo.
Invece, dal Napoli al Milan, passando per Inter e Fiorentina, ci si affida esclusivamente all'uomo in attacco: Higuain, Balotelli, Palacio e Rossi. Gli altri giocatori a sostegno, sembrano più addobbi che colonne.
Per Napoli e Fiorentina la strada è più semplice: ritrovare Callejon e Cuadrado. Per Inter e Milan, invece, sarebbe molto più utile se prima si desse una strigliata alla difesa. Sopratutto la sponda rossonera. Ventitrè goal subiti sono troppi, non ci sono alibi che tengano.
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