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"Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget."

Johan Cruijff

lunedì 6 gennaio 2014

Fattore Campionato

Lo Scudetto è un discorso quasi chiuso. Dico quasi perchè nel calcio "non si sa mai"; ci sono dei precedenti, ma non credo che si ripeteranno quest'anno. La Juve domina incontrastata, tre goal a ciascuna delle dirette rivali. I risultati sono stati entrambi troppo larghi, ma due coincidenze fanno un caso.
Ieri è stato il trionfo del calcio "all'italiana", più tatticismi che tattica. I bianconeri hanno aspettato, i giallorossi ci sono cascati e sono rimasti intrappolati anche dalla loro isteria, frustrazione; una cosa che una squadra che punta al titolo non può permettersi. Hanno vinto la marcatura su Maicon, la gabbia intorno a Gervinho, l'inesperienza di Dodò e la serata storta di Strootman. Riguardo a Totti, mi sembra evidente che l'aiutino l'abbia dato proprio lui, visto il modo con cui ha giocato.
Garcia ha la colpa di aver buttato in mezzo alla difesa nazionale juventina un attacco troppo blando; alcune volte si (soprav)vive di sportellate, non di corsa.
Il dato sicuramente più sconvolgente è la media goal dei torinesi: 2,33 a partita. Dati così non se ne vedevano dagli anni Sessanta, dagli anni di Rocco (eretico a chi lo appella "catenacciaro"). Tevez e Llorente hanno sicuramente dei meriti, ma il fattore più importante è sicuramente la maturità acquisita da tutta la squadra quest'anno.
Ora bisogna esportare questo cinismo, questa voglia anche in Europa. Importantissimi in questo caso diventeranno anche, se ci saranno, i nuovi innesti.

Apro una piccola parentesi per fare gli auguri a Giuseppe Rossi, il ragazzo che nel suo talento e nella sua fragilità meglio rappresenta noi italiani.

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